Alimentazione: Il fieno
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Alimentazione: Il fieno
Se ne parla troppo poco e tendenzialmente si è portati a sottovalutare l’importanza del fieno, che è il miglior cibo di base per sostituire l’erba dei pascoli per i nostri cavalli. Il più altamente nutritivo è la lupinella, seguita dal trifoglio, mentre, i fieni tagliati da prati naturali sono ottimi nutrimenti completi e vari, per i cavalli è consigliabile il primo taglio “maggengo”, seguito dal secondo taglio, detto “agostano” e meno indicato risulta il terzo taglio o “settembrino”. Come si può facilmente notare, il nome dei fieni di prati naturali, derivano dai mesi che solitamente vengono tagliati.
Il fieno potremmo definirlo di mediocre qualità allorché le piante sono non completamente sviluppate, oppure, troppo sviluppate con conseguente maturazione del frutto, peggio ancora è quando sul raccolto è caduta la pioggia perché fa perdere alle piante buona parte delle loro sostanze solubili maggiormente nutritive (dicasi, fieno lavato, quando è scolorito ed essiccandosi diventa fragile).
Particolare attenzione, occorre prestarla ai fieni affinché non siano muffi. Dopo il graduale processo fermentativo i fieni assumono un piacevole e caratteristico profumo, oltre ad un colore paglierino; nel caso si siano sviluppate muffe, il fieno diventa di odore sgradevole, polveroso, pieno di funghi e perciò, molto dannoso per i nostri amici cavalli. In aggiunta o temporanea sostituzione del foraggio, può essere somministrata, tritata e mista all’avena la cosiddetta “paglia mangiativa”, solitamente consigliabile a quei soggetti che mangiano troppo voracemente.
Il fieno potremmo definirlo di mediocre qualità allorché le piante sono non completamente sviluppate, oppure, troppo sviluppate con conseguente maturazione del frutto, peggio ancora è quando sul raccolto è caduta la pioggia perché fa perdere alle piante buona parte delle loro sostanze solubili maggiormente nutritive (dicasi, fieno lavato, quando è scolorito ed essiccandosi diventa fragile).
Particolare attenzione, occorre prestarla ai fieni affinché non siano muffi. Dopo il graduale processo fermentativo i fieni assumono un piacevole e caratteristico profumo, oltre ad un colore paglierino; nel caso si siano sviluppate muffe, il fieno diventa di odore sgradevole, polveroso, pieno di funghi e perciò, molto dannoso per i nostri amici cavalli. In aggiunta o temporanea sostituzione del foraggio, può essere somministrata, tritata e mista all’avena la cosiddetta “paglia mangiativa”, solitamente consigliabile a quei soggetti che mangiano troppo voracemente.
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